CONOE al fianco di Legambiente per i Comuni Ricicloni

Per sottolineare una volta di più l’importanza dei principi dell’economia circolare e conferire il giusto riconoscimento alle migliori esperienze a livello nazionale nella gestione dei rifiuti urbani, il CONOE ha assegnato tre premi per le migliori pratiche riguardanti la raccolta differenziata e la gestione degli oli vegetali esausti nell’ambito della XXXI edizione di Comuni Ricicloni, la storica manifestazione di Legambiente.

Hanno ricevuto il riconoscimento come Amministrazioni più riciclone nella raccolta degli oli vegetali esausti i Comuni di Torino, Genova e Sammichele di Bari:

Il Comune di Torino per aver siglato nel 2023 un accordo con CONOE per l’organizzazione di un circuito di raccolta sull’intero territorio Comunale, utilizzando raccoglitori di prossimità. In collaborazione con il gestore del servizio AMIAT, il progetto è stato supportato da una campagna di informazione e comunicazione alle famiglie torinesi. Il risultato raggiunto è stato di notevole impatto in quanto la città ha visto raddoppiare i quantitativi di oli esausti raccolti nel corso dell’anno 2023 rispetto al 2022.

Il Comune di Genova per aver avviato nei primi mesi del 2024 un servizio di raccolta capillare sull’intero territorio cittadino, con la collaborazione del gestore del servizio AMIU. Sono stati installati raccoglitori rossi in numerose aree strategiche, accompagnati da un’originale campagna di informazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini.

Il Comune di Sammichele di Bari per aver raccolto circa 3 tonnellate di olio vegetale esausto in un anno, eccellendo come piccolo Comune per l’importante quantitativo raccolto in valore assoluto mediante l’utilizzo della sola piattaforma ecologica Comunale.

“Nelle nostre città gli oli vegetali esausti sono una componente importante nella raccolta differenziata dei rifiuti – dichiara Tommaso Campanile, Presidente del CONOE – tuttavia, dobbiamo ancora lavorare molto per fare in modo che il corretto smaltimento di questi rifiuti diventi una prassi diffusa tra i cittadini. L’impegno dimostrato dai Comuni di Torino, Genova e Sammichele di Bari, premiati oggi dal CONOE, è particolarmente significativo. Queste amministrazioni hanno abbracciato la sfida con convinzione e perseveranza, implementando soluzioni innovative e coinvolgendo attivamente la comunità locale. I loro risultati dimostrano che un cambiamento positivo è possibile e costituiscono un esempio virtuoso per tutti gli altri comuni italiani.”

L’economia circolare del CONOE

La corretta raccolta degli oli esausti all’interno dei Comuni è un’attività in grado di generare delle importanti esternalità positive, basti pensare che ogni litro di olio raccolto è un costo evitato legato ai processi di disoleazione dei reflui urbani oltre all’eliminazione di un potenziale pericoloso inquinante nel caso in cui il rifiuto dovesse raggiungere falde acquifere o superficiali.

Per converso l’impiego di questo rifiuto, una volta avviato ai processi di rigenerazione come componente per la produzione di biocarburanti, può rappresentare per i Comuni, ai prezzi attuali, una possibile fonte di ricavo legato alla cessione del rifiuto alle imprese di raccolta che partecipano al CONOE.

Ad oggi, infatti, gran parte dell’olio raccolto viene recuperato e avviato a rigenerazione secondo un perfetto modello di economia circolare e di sostenibilità ambientale e successivamente destinato alla produzione di biocarburanti e biolubrificanti, con risultati eclatanti in termini ambientali ed economici di assoluto rilievo:

• 190 mila tonnellate di CO2 eq evitate e 80 mila m3 di acqua risparmiati

I bilanci di Carbon footprint e Water footprint, per i quantitativi di oli vegetali esausti complessivamente gestiti dal CONOE nel 2023 e avviati a produzione di biodiesel.

• 30 milioni di euro di risparmio sulla bolletta energetica del Paese
Le importazioni di prodotti petroliferi evitate grazie alla produzione di biodiesel CONOE nel 2023.

• 280 milioni di euro di risparmio sulle importazioni di petrolio, in Italia, nell’ultimo decennio.

Alla fine del 2002, dopo il primo anno di attività del Consorzio, il quantitativo di oli esausti gestiti nella filiera consortile ammonta a 15 mila tonnellate e dieci anni dopo, nel 2011, è risultata di tre volte superiore e pari a 46 mila tonnellate. Nel 2018, il totale degli oli raccolti dal Consorzio ha raggiunto quota circa 76 mila tonnellate, e nel 2023 il settore nel suo complesso ha abbondantemente superato le 110 mila tonnellate, provenienti dalle attività professionali e solamente in minima parte da rifiuti urbani.