CONOE a Ecomondo 2024: gli eventi 

CONOE parteciperà all’edizione 2024 di Ecomondo, l’evento internazionale di riferimento in Europa e nel bacino del Mediterraneo per la transizione ecologica e i nuovi modelli di economia circolare e rigenerativa, che si terrà dal 5 all’8 novembre presso Rimini Fiera Expo Center; il Consorzio sarà presente al Padiglione B4, Stand 106.

Di seguito le iniziative: 

  • Mercoledì 6 novembre ore 12:00 | LA BATTAGLIA SUI BIOCARBURANTI: A RISCHIO LA CIRCOLARITÀ DEGLI OLI ESAUSTI | Sala Rossa 1° piano Hall Sud.
    Un rallentamento nella vendita dell’olio esausto rigenerato a causa di una situazione di sostanziale crollo della domanda da parte dei produttori di biodiesel: questo l’effetto economico di alcune politiche che da un lato penalizzano la produzione di FAME a vantaggio dell’HVO e dall’altra, contrariamente a quanto contenuto nel PNIEC, non valorizzano in modo adeguato l’UCO nazionale nella produzione di biocarburanti. Un danno per l’economia circolare del territorio e quindi della filiera, oltre che un potenziale danno ambientale.
    Interverranno: Stefano Albertini, CEO Sabio Fuels, Giorgio Kaldor, giornalista Materia Rinnovabile e Francesco Mancini, Direttore Generale CONOE.
  • Mercoledì 6 novembre ore 14:00 | CONOE E GDO: LA RACCOLTA DEL RIFIUTO DOMESTICO SU AREE PRIVATE | Pad. B4 Stand 106
    Il CONOE, da sempre impegnato nel rendere più integrati e virtuosi i processi di economia circolare all’interno del sistema paese, orienta la propria mission verso nuovi traguardi, come quello della raccolta degli oli esausti domestici in collaborazione con la Grande Distribuzione e con i Comuni. Nel talk, che vede protagonisti importanti rappresentanti del settore, sarà analizzata la possibilità di attivare apposite campagne di raccolta dedicata di oli vegetali e grassi animali esausti presso i punti vendita e le loro aree di pertinenza come i supermercati, attivando percorsi condivisi e coordinati con le amministrazioni locali.
    Interverranno: Max Amato, Conad Centro Nord Ref. Progetto Economia Circolare Oli Esausti, Riccardo Viselli, Referente attività raccolta differenziata, riciclaggio e sistemi EPR di Utilitalia e Tommaso Campanile, Presidente CONOE. 

  • Giovedì 7 novembre ore 10:00 | LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DELL’OLIO VEGETALE ESAUSTO: ESPERIENZE E PROGETTI NEI GRANDI CENTRI URBANI | Pad. B4 Stand 106
    Attraverso sinergie con i Comuni, il CONOE mira a sensibilizzare i cittadini sull’importanza della raccolta degli oli vegetali esausti, da cui derivano biocarburanti puliti. Gli oli vegetali esausti di provenienza urbana rappresentano circa i due terzi dei rifiuti prodotti a livello nazionale. Nel talk, che vede protagonisti i rappresentanti dei Comuni e delle municipalizzate di Roma e di Genova raccontiamo le buone pratiche introdotte da CONOE a supporto delle Amministrazioni nella realizzazione di progetti dedicati, fornendo assistenza nelle attività di progettazione del servizio di raccolta e nella successiva fase di redazione e di accompagnamento alle campagne di sensibilizzazione e comunicazione.
    Interverranno: Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei Rifiuti Comune di Roma, Marco Casonato, Direttore Gestione Rifiuti AMA, Giovanni Battista Raggi, Presidente AMIU Genova e Tommaso Campanile, Presidente CONOE.
  • Giovedì 7 novembre ore 14:30 | IL VALORE DEL RECUPERO DEGLI OLI VEGETALI ESAUSTI: L’IMPORTANZA DELLA FILIERA NAZIONALE | Pad. B4 Stand 106
    Comprendere fino in fondo il valore della filiera del recupero degli oli vegetali esausti significa declinare correttamente la parola “Valore” in tutte le sue dimensioni. Esiste, infatti, una dimensione di valore propriamente ambientale; una dimensione di valore economico; una dimensione di valore di tipo sociale. Nel talk parleremo dell’importanza di raccogliere e sottrarre 300mila tonnellate di oli vegetali esausti impedendone lo sversamento nell’ecosistema, l’importanza di offrire un’alternativa all’importazione di migliaia di tonnellate di combustibile fossile e dell’importanza di garantire la legalità in un settore tanto delicato.
    Interverranno: Andrea Minutolo, Responsabile scientifico Legambiente, Camillo Ricci, Amministratore Delegato Eprcomunicazione e Tommaso Campanile, Presidente CONOE. 

E PER I PIÙ PICCINI: CRESCERE CIRCOLARI: LE INIZIATIVE DEL CONSORZIO PER LA RACCOLTA E IL RECUPERO DEGLI OLI VEGETALI ESAUSTI PER LE SCUOLE A ECOMONDO | Pad. B4 Stand 106 

  • Martedì 5 novembre dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 17:00  
    Attività adatta alle scuole primarie o primo anno delle secondarie di primo grado 
    La nuova edizione di incontri presso lo Stand del CONOE presenta Robidone, un vero e proprio robot parlante. Attraverso giochi divertenti e interattivi, Robidone metterà alla prova gli studenti con il suo Quizzone Riciclone, un format innovativo per imparare rapidamente la tutela dell’ambiente e la gestione degli oli vegetali esausti. 
  • Venerdì 8 novembre dalle 10:00 alle 12:00 
    Attività adatta alle scuole primarie o primo anno delle secondarie di primo grado 
    Rispettare l’ambiente, pulire il pianeta, riciclare carta e plastica, risparmiare l’acqua e proteggere la natura sono aspetti fondamentali. Ma soprattutto, è essenziale imparare a raccogliere l’olio vegetale esausto. Attraverso un gioco interattivo, i ragazzi apprendono come le loro scelte quotidiane influenzano l’ambiente, promuovendo una maggiore consapevolezza e responsabilizzazione verso la sostenibilità. 

CONOE al fianco di Legambiente per i Comuni Ricicloni

Per sottolineare una volta di più l’importanza dei principi dell’economia circolare e conferire il giusto riconoscimento alle migliori esperienze a livello nazionale nella gestione dei rifiuti urbani, il CONOE ha assegnato tre premi per le migliori pratiche riguardanti la raccolta differenziata e la gestione degli oli vegetali esausti nell’ambito della XXXI edizione di Comuni Ricicloni, la storica manifestazione di Legambiente.

Hanno ricevuto il riconoscimento come Amministrazioni più riciclone nella raccolta degli oli vegetali esausti i Comuni di Torino, Genova e Sammichele di Bari:

Il Comune di Torino per aver siglato nel 2023 un accordo con CONOE per l’organizzazione di un circuito di raccolta sull’intero territorio Comunale, utilizzando raccoglitori di prossimità. In collaborazione con il gestore del servizio AMIAT, il progetto è stato supportato da una campagna di informazione e comunicazione alle famiglie torinesi. Il risultato raggiunto è stato di notevole impatto in quanto la città ha visto raddoppiare i quantitativi di oli esausti raccolti nel corso dell’anno 2023 rispetto al 2022.

Il Comune di Genova per aver avviato nei primi mesi del 2024 un servizio di raccolta capillare sull’intero territorio cittadino, con la collaborazione del gestore del servizio AMIU. Sono stati installati raccoglitori rossi in numerose aree strategiche, accompagnati da un’originale campagna di informazione e sensibilizzazione rivolta ai cittadini.

Il Comune di Sammichele di Bari per aver raccolto circa 3 tonnellate di olio vegetale esausto in un anno, eccellendo come piccolo Comune per l’importante quantitativo raccolto in valore assoluto mediante l’utilizzo della sola piattaforma ecologica Comunale.

“Nelle nostre città gli oli vegetali esausti sono una componente importante nella raccolta differenziata dei rifiuti – dichiara Tommaso Campanile, Presidente del CONOE – tuttavia, dobbiamo ancora lavorare molto per fare in modo che il corretto smaltimento di questi rifiuti diventi una prassi diffusa tra i cittadini. L’impegno dimostrato dai Comuni di Torino, Genova e Sammichele di Bari, premiati oggi dal CONOE, è particolarmente significativo. Queste amministrazioni hanno abbracciato la sfida con convinzione e perseveranza, implementando soluzioni innovative e coinvolgendo attivamente la comunità locale. I loro risultati dimostrano che un cambiamento positivo è possibile e costituiscono un esempio virtuoso per tutti gli altri comuni italiani.”

L’economia circolare del CONOE

La corretta raccolta degli oli esausti all’interno dei Comuni è un’attività in grado di generare delle importanti esternalità positive, basti pensare che ogni litro di olio raccolto è un costo evitato legato ai processi di disoleazione dei reflui urbani oltre all’eliminazione di un potenziale pericoloso inquinante nel caso in cui il rifiuto dovesse raggiungere falde acquifere o superficiali.

Per converso l’impiego di questo rifiuto, una volta avviato ai processi di rigenerazione come componente per la produzione di biocarburanti, può rappresentare per i Comuni, ai prezzi attuali, una possibile fonte di ricavo legato alla cessione del rifiuto alle imprese di raccolta che partecipano al CONOE.

Ad oggi, infatti, gran parte dell’olio raccolto viene recuperato e avviato a rigenerazione secondo un perfetto modello di economia circolare e di sostenibilità ambientale e successivamente destinato alla produzione di biocarburanti e biolubrificanti, con risultati eclatanti in termini ambientali ed economici di assoluto rilievo:

• 190 mila tonnellate di CO2 eq evitate e 80 mila m3 di acqua risparmiati

I bilanci di Carbon footprint e Water footprint, per i quantitativi di oli vegetali esausti complessivamente gestiti dal CONOE nel 2023 e avviati a produzione di biodiesel.

• 30 milioni di euro di risparmio sulla bolletta energetica del Paese
Le importazioni di prodotti petroliferi evitate grazie alla produzione di biodiesel CONOE nel 2023.

• 280 milioni di euro di risparmio sulle importazioni di petrolio, in Italia, nell’ultimo decennio.

Alla fine del 2002, dopo il primo anno di attività del Consorzio, il quantitativo di oli esausti gestiti nella filiera consortile ammonta a 15 mila tonnellate e dieci anni dopo, nel 2011, è risultata di tre volte superiore e pari a 46 mila tonnellate. Nel 2018, il totale degli oli raccolti dal Consorzio ha raggiunto quota circa 76 mila tonnellate, e nel 2023 il settore nel suo complesso ha abbondantemente superato le 110 mila tonnellate, provenienti dalle attività professionali e solamente in minima parte da rifiuti urbani.

Progetto “Olio recuperato, ambiente salvato”

Genova, 16 aprile 2024 – Tra le 600 e le 800 tonnellate è la quantità di oli esausti che si stima i cittadini di Genova producano ogni anno e che oggi viene raccolta solo in piccola parte, finendo per lo più negli scarichi fognari e nelle falde acquifere e causando danni all’ambiente e ai sistemi di scarico delle abitazioni.

Per favorirne il recupero e il corretto smaltimento, il comune di Genova ha deciso, d’intesa con il CONOE – Consorzio nazionale di raccolta e trattamento degli oli e dei grassi vegetali e animali esausti – e AMIU – che gestisce ed eroga i servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città -, di promuovere un accordo volto a favorire la raccolta capillare degli oli vegetali di provenienza domestica.

E per questo motivo parte oggi sul territorio genovese un potenziamento del servizio e una nuova campagna di informazione per i cittadini legata alla raccolta differenziata dell’olio e grassi vegetali esausti con lo slogan “Olio recuperato ambiente salvato!”.

Il progetto è stato presentato oggi a palazzo Tursi alla presenza dell’assessore all’Ambiente del Comune di Genova insieme a Giovanni Battista Raggi presidente AMIU Genova, Tommaso Campanile e Francesco Mancini rispettivamente presidente e direttore generale del CONOE, il Consorzio che si occupa di questa filiera del riciclo. 

L’intesa, della durata di tre anni, prevede l’estensione progressiva della raccolta con il posizionamento degli appositi cassonetti dal caratteristico colore rosso nei vari quartieri per coprire tutti i Municipi in maniera capillare: dalle scuole pubbliche ai supermercati alle parrocchie e altri luoghi di aggregazione.

Un’iniziativa che, grazie alla moltiplicazione dei punti dove i cittadini possono conferire l’olio esausto, che passano dagli attuali venti a circa un centinaio, e a un’importante campagna di sensibilizzazione attraverso la diffusione di video tutorial, affissioni, volantini e attività sui canali social istituzionali, si auspica possa portare a raccogliere tutte le 600 tonnellate di olio esausto stimate. 

«Tra gli obiettivi strategici di questo nuovo progetto – dichiara l’Assessore all’Ambiente del Comune di Genova – ci sono l’aumento della qualità della raccolta differenziata e la promozione dell’economia circolare. La realizzazione di un circuito virtuoso di raccolta degli oli vegetali esausti provenienti dalle utenze domestiche rappresenta un elemento centrale per la prevenzione della produzione dei rifiuti e la difesa degli ecosistemi, nonché uno strumento concreto per il recupero di materia prima da uno scarto che, se mal gestito, ha un impatto negativo sull’ambiente. Il nostro obiettivo, con AMIU, è arricchire la strategia di economia circolare della città di Genova e contribuire a ridurre le emissioni di CO2, perché opportunamente trattato, questo rifiuto può infatti tornare a nuova vita sotto diverse forme, e rendere virtuoso il nostro ciclo dei rifiuti».

A Genova nel 2023 sono stati raccolti, principalmente nelle tre isole ecologiche e attraverso il servizio Ecovan circa 47 tonnellate di oli e grassi esausti e circa 13 tonnellate nel primo trimestre di quest’anno, ma con la nuova implementazione si vuole moltiplicare le quantità raccolte sul territorio. 

La raccolta dell’olio esausto da cucina è molto importante. Gettare olio nel lavandino, ad esempio, provoca danni seri ai tubi di scarico e al funzionamento dei depuratori incrementando i costi di gestione. Inoltre, disperso nell’ambiente arreca ingenti danni inquinando acque e terreni, senza considerare i costi per la collettività. Si stima, infatti, che la depurazione delle acque inquinate da questo rifiuto richieda 1,10 euro al chilogrammo e il consumo di almeno 3 kW/h di energia.

«L’accordo con la città di Genova e AMIU è un ulteriore passo per un impegno concreto di tutti i soggetti coinvolti nella filiera del recupero degli oli vegetali esausti, primo fra tutti il CONOE – ha dichiarato il Presidente del Consorzio, Tommaso Campanile – che segue numerosi progetti specifici di recupero sistematico degli oli alimentari esausti in altre importanti città italiane. Gli oli vegetali esausti rappresentano una enorme risorsa se oggetto di pratiche di recupero corrette, consapevoli e costruttive. È un dovere prioritario procedere a costruire intorno a questa tematica una coscienza collettiva improntata ai principi della salvaguardia ambientale che inizia, in prima battuta, con la sottrazione di questo rifiuto a pericolose pratiche di dismissione incontrollata per arrivare ad una riconversione in biodiesel, con conseguenze positive in termini di emissioni di gas serra».

Vanno inseriti negli appositi contenitori rossi solo oli alimentari (olio di oliva, mais, girasole, etc…) come olio della frittura e della cottura, olio per la conservazione dei cibi in scatola e in vetro (tonno o verdure) o da condimento, oli vegetali deteriorati o scaduti. L’olio esausto dovrà essere filtrato da impurità ed eventuali residui di cibo per ottimizzare il processo di trasformazione da rifiuto a risorsa, e raccolto in bottiglie di plastica ben chiuse che potranno essere conferite direttamente all’interno dei contenitori rossi.

«Una raccolta attenta e corretta degli oli vegetali di scarto evita sprechi di risorse e crea nuove opportunità di riciclo: un’azione che arricchisce la strategia di economia circolare delle città e contribuisce a ridurre le emissioni di CO2 correlate – ha dichiarato il Direttore Generale del CONOE, Francesco Mancini. A differenza di altre tipologie di rifiuti, gli oli esausti si possono riciclare completamente donando loro una nuova vita sotto diverse forme: biodiesel, soprattutto, ma anche bio-lubrificanti, saponi, e prodotti cosmetici biodegradabili».

Aggiunge Giovanni Battista Raggi, Presidente AMIU Genova: «Rinforzare il nostro servizio e intensificare le informazioni ai genovesi sull’impatto positivo che questa raccolta differenziata ha sull’ambiente e soprattutto sul nostro mare è uno dei nostri obiettivi. L’accordo con il CONOE rafforza e conferma la nostra attività istituzionale e operativa con i diversi consorzi delle filiere che si occupano di riciclo, rapporti indispensabili nel disegno complessivo che il recupero delle risorse comporta».

Oltre che nei punti olio ‘rossi’ come sempre l’olio esausto potrà continuare ad essere conferito nei diversi Centri di Raccolta e nelle isole ecologiche e ovviamente nei 57 Ecovan che in giorni e strade diverse stazionano nella nostra città. I punti dove i cittadini possono trovare i punti a loro disposizione si trovano nella sezione del sito https://www.amiu.genova.it/servizi/raccolta-differenziata/olio-alimentare/comune-di-genova/

Fare squadra per creare valore – Da soli una goccia, uniti una forza

Si è svolta a Roma la prima Convention Nazionale del CONOE


Alla presenza di oltre cinquanta rappresentati di altrettante aziende della filiera, provenienti da tutta Italia, si è svolta a Roma il 29 febbraio, la prima Convention del Consorzio degli Oli Vegetali Esausti. Un appuntamento che segna un primo passo verso una maggiore coesione e un più forte coinvolgimento di tutti gli attori impegnati quotidianamente nella raccolta e recupero di un rifiuto ormai diventato parte integrante del sistema della raccolta differenziata.

Il CONOE ha tenuto a ribadire, già dal titolo scelto per l’incontro, che solo attraverso un grande lavoro di squadra è possibile ottenere obiettivi importanti e continuare ad essere un punto di riferimento per la salvaguardia dell’ambiente, per la tutela della salute pubblica e più in generale dell’economia circolare in Italia.

Tanti i temi di interesse per le aziende presenti: dalla presentazione del nuovo Statuto, curata dal Presidente Tommaso Campanile, all’illustrazione dei regolamenti consortili, approfondimento condotto dall’avvocato Andrea Calisse. In questo contesto si è fatto riferimento anche alle dinamiche che coinvolgono il mercato dei rifiuti dove sempre più pesantemente la criminalità organizzata ha messo le mani. Gli oli vegetali esausti sono diventati oggi una merce preziosa sul mercato, e i sempre più numerosi fatti di cronaca raccontano di inchieste della magistratura in tutta la Penisola. Per questa ragione il Consorzio ha istituito uno sportello di assistenza alle imprese vittime di furti o estorsioni attraverso il quale i legali, messi a disposizione dal Consorzio, aiutano le aziende a denunciare gli illeciti in forma anonima.

Una seconda parte dei lavori è stata dedicata all’illustrazione dei progetti territoriali del Consorzio e ha visto protagonista il Direttore Francesco Mancini insieme a Antonio Salaris, Responsabile del settore oli vegetali di A.N.CO. In particolare il Direttore ha annunciato la prossima conclusione dell’accordo con l’Anci, l’Associazione dei Comuni italiani, che segnerà un traguardo fondamentale per promuovere e far decollare la raccolta dell’olio esausto proveniente dall’uso domestico.

La sessione finale dei lavori è stata dedicata a una tavola rotonda, moderata dal Direttore Mancini, a cui hanno partecipato Stefano Albertini di A.I.R. in rappresentanza del mondo della rigenerazione e Fabrizio Corcos di Assobiodiesel. Il dibattito che ne è seguito ha riguardato le ultime novità sul mercato del biodiesel in relazione soprattutto all’ingresso sul mercato europeo di olio esausto proveniente dall’estremo oriente che, con costi estremamente più bassi rispetto al rifiuto continentale, destabilizza il mercato interno della rigenerazione. Consapevoli della complessità della situazione, tutti si sono detti pronti a collaborare per trovare soluzioni di lungo termine e, grazie anche all’azione del Consorzio, a portare all’attenzione delle Istituzioni la tematica che impatta fortemente sulla corretta gestione dell’olio esausto compromettendo quella che fino a oggi è stata una filiera esemplare di economia circolare.

Al termine il Presidente Campanile ha tenuto a ribadire il concetto alla base dell’incontro: “le sfide che le aziende si trovano ad affrontare oggi possono essere portate avanti con maggiore efficacia se, grazie al contributo del Consorzio, ci presentiamo uniti e coesi per l’obiettivo comune, quello di salvaguardare la tenuta sul mercato dei nostri associati che, con la loro attività, contribuiscono a tutelare l’ambiente e risparmiare risorse”.

Il futuro oltre il 2035: Efuel Vs Biocarburanti

Pandemia, crisi energetica e le tensioni dello scenario geopolitico globale hanno reso sempre più manifeste priorità che non possono essere trascurate nella definizione delle strategie di decarbonizzazione del settore trasporti. Il mondo moderno si è trovato di fronte, con impensata celerità, agli squilibri di un sistema di approvvigionamento energetico che hanno indotto a rivedere piani futuri e adeguatezza delle misure indicate, a livello europeo, in fatto di transizione energetica e di contenimento delle emissioni di gas serra. L’esempio più evidente di questa posizione riguarda il settore trasporti e, in particolare, il segmento stradale leggero, rispetto al quale le proposte della Commissione europea contenute nel pacchetto Fit for 55 (FF55) – e le successive recenti decisioni degli organi legislativi europei – puntano ad una completa elettrificazione dei consumi. Inizialmente gli standard emissivi focalizzati sulla fase tank to wheel e l’eliminazione dei motori a combustione interna al 2035 avrebbero, di fatto, inibito lo sviluppo di opzioni diverse dal “tutto elettrico” ma altrettanto valide nel perseguimento del comune ed imprescindibile obiettivo di decarbonizzazione del settore. Il 26 marzo 2023 il vicepresidente della Commissione Europea, Frans Timmermans, ha altresì annunciato, via Twitter, il raggiungimento di un accordo con la Germania che prevede l’ammissibilità dell’uso dei carburanti sintetici (eFuel) in deroga (paragrafo 11) al Regolamento UE 2023/851 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 aprile 2023 che modifica il Regolamento (UE) 2019/631 per quanto riguarda il rafforzamento dei livelli di prestazione in materia di emissioni di CO2 delle autovetture nuove e dei veicoli commerciali leggeri nuovi, stabilendo il divieto alle vendita di auto nuove a motore endotermico a partire dal 2035, norma che rientra, lo ricordiamo, fra i piani dell’Ue per combattere i cambiamenti climatici e raggiungere la neutralità entro il 2050. La deroga introdotta prevede che “I veicoli dotati di motore a combustione possono essere immatricolati dopo il 2035 se utilizzano solo carburanti neutri in termini di emissioni di Co2”. Una decisione che estromette la possibilità di introdurre il possibile utilizzo dei biocarburanti. Una esclusione che non trova però riscontro nelle peculiarità assolutamente compatibili di questi combustibili “naturali” con le politiche di transizione ecologica che, vogliamo sottolineare, condividiamo ovviamente negli intenti. Questa sintetica analisi, senza pretesa di esaustività, cercherà di fare ulteriore chiarezza su caratteristiche, funzionalità e fisionomia produttiva di eFuel e biocarburanti.

Scarica la ricerca integrale.

CONOE ad Ecomondo 2023: i talks

CONOE parteciperà all’edizione 2023 di Ecomondo, l’evento internazionale di riferimento in Europa e nel bacino del Mediterraneo per le tecnologie, i servizi e le soluzioni industriali nei settori della green and circular economy, che si terrà dal 7 al 10 novembre presso Rimini Fiera. Il Consorzio sarà presente al Pad. B4 Stand 107/206.

Di seguito le iniziative:

 

7 e 10 novembre, ore 11.00 / La sostenibilità parte dai banchi di scuola

Educare cittadini consapevoli. Le scuole svolgono un ruolo cruciale nell’insegnare agli studenti le competenze pratiche necessarie per la gestione dei rifiuti e le nozioni legate all’economia circolare, gettando le basi nell’educazione dei più giovani all’importanza della tutela ambientale. L’educazione su questi temi forma cittadini consapevoli che, da adulti, saranno più propensi a prendersi cura dell’ambiente e a sostenere politiche e iniziative volte alla sostenibilità.

A cura di CONOE

 

8 novembre, ore 11.00 / Digitalizzare l’ambiente: la piattaforma del CONOE per le imprese

Nell’era della digitalizzazione è indispensabile dotarsi di strumenti informatici in grado di raccogliere dati ed informazioni per monitorare la filiera, sia per dare concreta attuazione a quanto disposto dall’art. 178-ter del D.Lgs 152/2006, che fa della raccolta di dati e informazioni un momento fondamentale della vita dei sistemi EPR, sia per rendere pienamente efficiente l’intera filiera, grazie ad un monitoraggio continuativo in grado di comprendere ed anticipare situazioni di criticità nella gestione complessiva sia del rifiuto che del prodotto.

Per queste ragioni il CONOE sta sviluppando una piattaforma digitale in grado di supportare il Consorzio per migliorare la tracciabilità e ottenere informazioni più accurate e dati più aggiornati sull’immesso al mercato e sul ciclo degli oli esausti post consumo in Italia, attraverso la messa a punto di moduli dedicati alle aziende di trasporto, raccolta, smaltimento e rigenerazione operative sul nostro territorio.
A cura di CONOE

 

8 novembre, ore 14.30 / E-Fuel e Biodiesel a confronto: qual è l’impatto ambientale?

La pandemia, la crisi energetica e le tensioni geopolitiche globali hanno ridefinito le strategie di decarbonizzazione nel settore dei trasporti. Il recente pacchetto Fit for 55 dell’Unione Europea mira a elettrificare completamente il settore dei trasporti su strada, con l’eliminazione dei motori a combustione interna entro il 2035. Tuttavia, un accordo tra la Commissione Europea e la Germania introduce una deroga che permette l’uso di carburanti sintetici (E-Fuel) per veicoli a motore endotermico dopo il 2035, escludendo l’uso di biocarburanti.  Tale decisione solleva questioni sulla compatibilità di queste esclusioni con gli obiettivi di transizione ecologica. L’analisi presentata cercherà di chiarire le caratteristiche e le produzioni di E-Fuel e biocarburanti.

A cura di CONOE

 

9 novembre, ore 14.30 / Più territorio, più economia circolare

Impedire lo spreco e promuovere la corretta gestione degli oli vegetali quando diventano un rifiuto da smaltire. I recenti accordi territoriali, siglati tra il CONOE e diverse città italiane, hanno come obiettivo migliorare la promozione dell’economia circolare e l’implementazione di pratiche di recupero degli oli esausti che siano corrette, consapevoli e costruttive. Così come tutelare il mare attraverso campagne di sensibilizzazione in accordo con chi opera quotidianamente nei porti. Il coinvolgimento delle comunità e dei cittadini è un processo essenziale per l’implementazione di pratiche sostenibili.

A cura di CONOE

CONOE ad Ecomondo 2023: le tavole rotonde

CONOE sarà parte integrante dell’edizione 2023 di Ecomondo, il prestigioso evento internazionale che rappresenta il cuore pulsante dell’innovazione nella green and circular economy. Di seguito il contenuto delle due tavole rotonde previste per il 9 novembre presso Rimini Fiera, saletta rossa 1° piano Hall Sud:

 

Ore 11.30-12.15 / Valutazioni preliminari degli impatti tecnico-funzionali, energetici ed ambientali di diversi scenari gestionali degli oli esausti

Gli oli, vegetali o animali, sono ampiamente utilizzati in contesti domestici, commerciali o industriali. Ancora ad oggi, nello scenario nazionale ed internazionale percentuali variabili e spesso contenute vengono recuperate ed opportunamente riciclate mentre aliquote anche consistenti vengono impropriamente scaricate nella rete fognaria. Lo sversamento degli oli in fognatura può determinare consistenti effetti ed impatti diretti ed indiretti sia associati ad aspetti funzionali ed operativi dell’infrastruttura fognaria o del depuratore che ambientali. Lo studio ha l’obiettivo di effettuare una disamina quali-quantitativa relativa agli oli esausti affrontando schemi funzionali diversi di gestione, smaltimento, valorizzazione o recupero degli stessi e parametrizzando in via preliminare i principali impatti energetici, dei gas climalteranti ed ambientali generati nelle diverse configurazioni analizzate.

A cura di CONOE in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche

 

12:30 – 13:30 / Trattamento degli oli vegetali esausti, biotecnologie e opportunità di investimento: alla scoperta delle soluzioni innovative sostenibili

Dialogo multidisciplinare dedicato ad approfondire opportunità e casi concreti che dimostrano come la biotecnologia e il finanziamento innovativo stanno rivoluzionando il trattamento degli oli vegetali esausti, contribuendo a un futuro più sostenibile. L’incontro sarà utile per conoscere alcune innovazioni nel trattamento degli oli vegetali esausti attraverso le biotecnologie e su quali strategie finanziarle. Sarà presentato per l’occasione un caso pratico per l’assistenza allo sviluppo di progetti per l’economia circolare tramite il progetto europeo HOOP (cofinanziato dal programma europeo Horizon 2020). Si avrà, inoltre, l’opportunità di aderire gratuitamente alla rete HOOP Academy dedicata ai comuni e alle regioni, un’iniziativa che offre un supporto prezioso per il progresso delle iniziative per l’economia circolare.

A cura di CONOE in collaborazione con Anci Lazio e Hoop

Comuni Ricicloni 2023, CONOE premia Gea, Silea e Alea Ambiente

Gea, Silea e Alea Ambiente: ecco le aziende che hanno ottenuto il riconoscimento dal CONOE nell’ambito di “Comuni Ricicloni 2023”. I tre gestori di servizi sono stati premiati dal Presidente del CONOE, Tommaso Campanile, per gli eccellenti risultati conseguiti durante l’ultimo anno nella raccolta dell’olio vegetale esausto.

La premiazione, svoltasi il 6 luglio presso l’Hotel Quirinale di Roma durante la terza giornata dell’Eco-Forum 2023, ha segnato la 30^ edizione dei “Comuni Ricicloni”. Si tratta dell’ormai storica iniziativa di Legambiente, nella quale vengono premiate personalità e singole comunità che si sono distinte nella valorizzazione dei rifiuti attraverso un’efficace raccolta differenziata. Il CONOE, dallo scorso marzo, fa parte della giuria nazionale che premia gli operatori più virtuosi nella raccolta dell’olio vegetale esausto.

Gea Spa, che serve i comuni della Pedemontana e Montagna Pordenonese, ha contribuito ad accrescere le quantità conferite da parte dei cittadini, attraverso un’attiva opera di sensibilizzazione e informazione. Silea Spa, nei comuni della provincia di Lecco, è riuscita a superare la soglia di 1 kg annuo di olio vegetale per abitante, un notevole traguardo che rappresenta un esempio da imitare. Alea Ambiente Spa, che agisce nei 13 comuni della Provincia di Forlì e Cesena, ha raccolto oltre 100 tonnellate di olio vegetate esausto annue, abbattendo i costi di gestione delle acque reflue urbane.

CONOE e Legambiente, avviata la collaborazione per “Comuni Ricicloni” e il Rapporto Ecomafia 2023

Lo scorso 14 marzo è stato siglato l’accordo tra CONOE e Legambiente. La sinergia prevede una collaborazione tra la nota Associazione ambientalista e il Consorzio su progetti legati al mondo green. In base a questo accordo, si darà risalto all’attività di raccolta e riciclo dell’olio esausto come categoria merceologica di rifiuto e il CONOE siederà nella giuria per la premiazione nazionale di “Comuni Ricicloni” per gli anni 2023, 2024 e 2025. Con l’iniziativa “Comuni Ricicloni”, Legambiente premia dal 1994 l’eccellenza di comunità locali, amministrazioni pubbliche e cittadini che hanno ottenuto i migliori risultati nella raccolta e gestione dei rifiuti. Il CONOE, in particolare, premierà i comuni che avranno raccolto più olio vegetale esausto. L’evento di quest’anno si terrà a Roma il 6 luglio 2023 (per informazioni, www.ricicloni.it).

Ma non è tutto. Il CONOE collaborerà anche a stilare il rapporto annuale Ecomafia 2023, documento di elaborazione numerica generale che fotografa l’aggressione criminale all’ambiente sulla base dei dati forniti dalle Forze dell’ordine e dalla Capitanerie di porto. La collaborazione del Consorzio con Legambiente sarà dunque occasione per focalizzarsi sui fenomeni di illegalità connessi allo smaltimento dell’olio vegetale esausto. Una novità dell’edizione 2023, questa collaborazione di rilievo, visto il crescente “interesse” della criminalità organizzata per gli oli vegetali esausti.

Oli esasusti, accordo tra CONOE, Città di Torino e Amiat Gruppo Iren

Fermare lo spreco e favorire il corretto smaltimento degli oli. Per questo motivo, la Città di Torino ha raggiunto un accordo – che durerà tre anni – con il CONOE e con Amiat Gruppo Iren. Il CONOE è un’eccellenza nel campo della raccolta e della rigenerazione degli oli esausti e potrà collaborare utilmente con Amiat, l’ente che fornisce il servizio di gestione dei rifiuti nel capoluogo piemontese: una sinergia importante che ha l’obiettivo di aumentare il corretto smaltimento degli oli domestici, quelli che tutti noi produciamo nel cucinare. È prevista anche una campagna di sensibilizzazione per illustrare l’importanza del corretto smaltimento.

“Si tratta di un’iniziativa – ha spiegato Tommaso Campanile, Presidente del CONOE – che segue numerosi progetti specifici di recupero sistematico degli oli alimentari esausti in altre importanti città italiane. Gli oli vegetali esausti rappresentano una enorme risorsa se oggetto di pratiche di recupero corrette, consapevoli e costruttive. È un dovere prioritario procedere a costruire intorno a questa tematica una coscienza collettiva improntata ai principi della salvaguardia ambientale che inizia, in prima battuta, con la sottrazione di questo rifiuto a pericolose pratiche di dismissione incontrollata per arrivare ad una riconversione in biodiesel, con conseguenze positive in termini di emissioni di gas serra”.

Sono parecchie tonnellate gli oli prodotti dagli abitanti di Torino: fra le 1.000 e le 1.500 tonnellate. Ben poche però vengono correttamente smaltite: per lo più finiscono negli scarichi, inquinando l’ambiente e danneggiando le condutture. Parliamo di olio da frittura, ma anche dell’olio del tonno in scatola o dei carciofini. Purtroppo è molto diffusa l’abitudine di gettarlo nel lavandino, senza considerare le conseguenze. E questo rappresenta uno spreco di risorse, oltre che un problema per l’ambiente. Gli oli esausti, infatti, possono diventare biodisel o biolubrificanti, ma anche saponi e prodotti cosmetici, tornando quindi a nuova vita.

Non sempre il cattivo smaltimento dipende dalla cattiva volontà dei cittadini. Molto spesso, semplicemente, non sanno come fare per raccogliere e smaltire l’olio esausto. Per questo motivo, l’accordo prevede che vengano collocati dei cassonetti adibiti a questo scopo in molti punti della città. Un modo per agevolare la raccolta, che spesso è penalizzata da una scarsa informazione sui danni dello scorretto smaltimento, ma che altrettanto spesso è difficile perché le persone non sanno dove mettere l’olio esausto raccolto. La procedura è molto semplice e riguarda tutti gli oli che si usano in cucina. Dopo aver utilizzato l’olio, bisogna filtrarlo e versarlo in bottiglie di plastica. Le bottiglie devono essere poi inserite, ben chiuse, nei contenitori a ciò adibiti. Questo servizio si va a sommare a quello già fornito dall’Amiat, che gestisce centri di raccolta contenenti dei fusti dove conferire gli oli esausti.

“Tra gli obiettivi strategici del progetto ci sono l’aumento della qualità della differenziata e la promozione dell’economia circolare” ha dichiarato l’assessora Chiara Foglietta. La Presidente di Amiat Gruppo Iren Paola Bragantini auspica che questo accordo possa rappresentare “un esempio e una best practice anche per altre realtà metropolitane, partendo da un’efficace comunicazione ai cittadini per accompagnarli nell’adozione di una nuova abitudine per la corretta separazione e conferimento di un rifiuto che, altrimenti, costituisce a tutti gli effetti un inquinante”.

È un servizio molto importante per i cittadini di Torino, che troveranno comodamente i luoghi di raccolta e potranno fare del bene a sé, alle proprie case e alle future generazioni. E insomma saranno aiutati ad aiutare l’ambiente.